martedì 24 settembre 2013

Weekend di fine estate


Non ci crederete, ma ho anche diversi amici che motociclisti non sono, per loro le ferie non sono quindi un viaggio in moto, per lo più scelgono mete lontane che raggiungono con l'aereo, io uso chiamare questo modo di viaggiare "teletrasporto". Si, perchè parti da casa, ti infili in un contenitore (l'aereo) e raggiungi la tua meta, che sia Samarcanda o Londra fa poca differenza sotto questo aspetto, quando arrivi e scendi dal contenitore ti trovi improvvisamente calato in una realtà diversa da quella da cui sei partito.

Perchè questa introduzione? Perchè per me il viaggio inizia dal momento che esco con la moto dal garage di casa, il viaggiare, il raggiungere la destinazione finale, vedere il paesaggio che piano piano cambia, sentire gli odori, fermarsi a parlare con la gente per fare benzina o prendere un caffè, sono tutte esperienze che trasformano un trasferimento in parte stessa e fondamentale della meta che vogliamo raggiungere.

Lo scorso weekend avevo a disposizione 3gg pieni dal venerdì alla domenica, grazie ad una promozione del club Samsung Exclusive trovo una bella sistemazione in un hotel a Ferrara, città patrimonio dell'Unesco (e della bicicletta) che non avevo mai visitato, così deciso di partire con la moglie e myR100GS pianifico un viaggio che non sarà il semplice raggiungere la cittadina emiliana, ma una serie di tappe che saranno una piacevole ri-scoperta.

Venerdì alle 8:30 siamo già in viaggio, FI-PI-LI fino a Firenze, un breve tratto di autostrada per saltare il traffico e da ora in poi solo statali, provinciali e stradine semisconosciute, lasciato Pontassieve seguiamo la vecchia statale ToscoRomagnola, basta fare attenzione agli autovelox e si va che è una bellezza, la prima tappa sarà il passo del Muraglione che raggiungeremo in circa 2 ore.

Ho sempre amato questa strada, curve dolci, tornanti aperti, asfalto buono, panorama bellissimo,
viene da aprire il gas, ma voglio godermi la quiete del paesaggio, infatti non c'è nessuno salvo qualche motociclista come noi.

Sul passo ci sono in tutto 5 moto, non so se saranno i precedenti controlli della Forestale che si è accanita contro i motociclisti (vedi notizie apparse sui quotidiani) elevando multe salate ai trasgressori del codice della strada, fatto sta che anche qui regna una pace assoluta, è però un peccato vedere la scritta "vendesi" sull'hotel e sul ristorante del Muraglione mestamente chiusi in attesa di un acquirente, basta entrare dentro il bar (guardate la foto della cabina del telefono)  per rendersi conto della storia che è passata su questo asfalto e tra le mura del locale.


Dopo un caffè e una buona ciambella (noi livornesi la chiamiamo "frate") ripartiamo per la discesa con un filo di gas, puntiamo su Ferrara? Macchè! Direzione Delta del Po e Comacchio dove ci fermeremo per pranzo, anche qui calma assoluta, girare tra i canali di questa piccola "Venezia" è molto bello, scopriamo subito quanto la gente è cordiale da queste parti e rilassati dalla sosta al ristorante rimontiamo in moto diretti verso l'abbazia di Pomposa, non prima di una chiacchierata con 2 motociclisti che stavano facendo le "lastre" a myR100GS ed hanno voluto sapere tutto sulla sua genesi.

L'abbazia prevede un biglietto d'ingresso che prevede anche un percorso museale, sono sempre stato contrario a pagare per entrare in luoghi di culto, così ci limitiamo ad una visita esterna e riprendiamo poi la moto per dirigerci verso la sacca di Scardovari. Il paesaggio è molto diverso da quel mare a cui siamo abituati noi toscani, qui sembra un lago che ogni tanto si apre verso l'infinito, c'è molto verde e poco traffico, presenza umana prossima allo zero, tanto che pure lungo le baracchine della pesca sulla riva della Sacca si gode un silenzio assoluto, il cielo è azzurro, un paio di nuvolette bianche e diversi uccelli che volteggiano sulla laguna, cosa volete di più?......

Bene, è giunto il momento di raggiungere Ferrara, siamo a Cocomaro di Cona, subito alle porte della città, ci sistemiamo in albergo e poi ceniamo in zona senza riprendere la moto, alla fine abbiamo fatto quasi 500Km, ci meritiamo un bel riposo per affrontare il giorno dopo la visita della città guidati da due amici che vi abitano.

La mattina del sabato decidiamo di raggiungere Ferrara con l'autobus, così non ci dobbiamo portare dietro giacche e caschi senza dover pensare a dove lasciare la moto, i nostri amici ci raggiungono nel luogo convenuto in bici, a conferma che la città della bicicletta vede in questo pratico mezzo una pratica soluzione al traffico.

Abbiamo avuto la fortuna di trovare in città una fiera internazionale ed una mostra di auto moto d'epoca, immaginate quindi sia io che la moglie come ci gongoliamo con questo fuori programma, ovviamente la mattina sarà dedicata alla visita del Castello degli Estensi con la nostra amica Ilaria che ci farà da guida, bellissimo e ben conservato, esperienza unica calarsi nelle prigioni, ancora oggi danno una certa inquietudine, visitiamo poi il Duomo veramente imponente, e poi ci lasciamo dato che loro hanno un impegno, ci rivedremo la sera per cenare insieme.

Io e Laura dopo aver mangiato alla fiera ottima carne argentina continuiamo la nostra visita, Palazzo dei Diamanti, museo risorgimentale, ..... dopo esserci riposati in un parco ci rendiamo però conto di essere esausti con i piedi doloranti, rientriamo quindi in albergo sempre con l'autobus e poi ceniamo in un pub di fronte all'albergo insieme ai nostri amici, bella città Ferrara, ancora vivibile a misura d'uomo, fa solo 130.000 abitanti e considerando che in centro si gira quaso solo in bici non c'è il caos dei grandi agglomerati urbani.


La domenica mattina dobbiamo tornare a casa, figuriamoci se puntiamo dritti verso Livorno, quindi dopo un breve tratto di autostrada usciamo prima di Modena e passando per Maranello (prima o poi lo vedrò il museo della Ferrari?) prendiamo la vecchia SS12 e con il monte Cimone a farci da faro saliamo verso Pievepelago da cui devieremo per Sant'Anna Pelago, che bello vedere le montagne con questo cielo azzurro e terso, un settembre veramente gradevole, speriamo continui così.

Dopo un bel po' di curve raggiungiamo finalmente il paesino montano dove alcuni nostri amici ci attendono per mangiare insieme una bella braciata di carne, intorno ad un tavolo con il camino acceso, che diversità dai luoghi che abbiamo appena visitato i giorni prima! Ed è così che dopo una breve pennichella sul divano rimontiamo in moto, questa volta ci sono poche scuse, c'è da tornare a casa: Passo delle Radici, San Pellegrino in Alpe, Chiozza, la Garfagnana, Lucca dove c'è il caos per la fiera e quindi un po' di autostrada per raggiungere Livorno in serata, stanchi, ma soddisfatti per questo bellissimo weekend di fine estate.

Riapriamo il garage, mettiamo dentro la moto, il nostro viaggio è finito, ma rimarrà per sempre, come tutti gli altri, nei nostri ricordi, i più belli......

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