domenica 29 settembre 2013

Una giornata con GS Italia


Un tempo c'erano solo i club dove ci si riuniva un giorno alla settimana e si pianificavano mirabolanti tour in moto d'intorno ad una scrivania, poi venne Internet e tutto cambiò! Si iniziò con le Mailing List dei Gruppi Yahoo, poi presero piede i siti Web con i relativi forum (ancora traenti) ed infine apparve Facebook, la "rivoluzione" sociale, al momento il sistema che veicola e condivide nel modo più rapido e possibile le informazioni.

GS Italia si appoggia totalmente a Facebook ed è quindi una comunità "giovane", conobbi fugacemente alcuni di loro ad un tour stradale sulle Dolomiti della mia Internet Community "Moto & Turismo on/off road", dove fecero tappa portati dall'amico Claudio Pineschi nel nostro stesso albergo, da li mi proposi prima o poi di fare una girata insieme a loro con una delle mie GS.

L'occasione è venuta proprio da un giro toscano organizzato da Claudio ed alcuni suoi amici, un bel saliscendi tra curve e montagne delle Apuane, il tour era strutturato in un weekend completo con accoglienza al venerdì sera, girata mattina/sera al sabato e turno in pista al Mugello la domenica, visto che abito a 3/4 d'ora da Lido di Camaiore (base del tour) dove tutti i giorni vado per lavorare decido di aggregarmi insieme a 3 amici proprio il sabato.

Raggiungiamo il gruppo all'albergo mentre qualcuno è ancora in fase colazione, ma molti sono già fuori in mezzo ad una multitudine di GS, essendo però la comunità non chiusa come i club ufficiali è possibile vedere anche una Triumph, una Varadero, una V-Strom, ....., senza che nessuno "arricci il naso", anzi, vengono accolti con piacere ed amicizia.

Claudio mi aveva confidato quanto sono stati intensi gli ultimi giorni prima dell'evento, credo sia la sua prima esperienza organizzativa a questi livelli, si parla di una 60ina di moto, non sono facili da gestire. Si parte abbastanza puntuali e superiamo indenni i semafori di Lido di Camaiore ed il traffico di Pietrasanta, anzi no: perdiamo la scopa che viene fermata per un controllo dai carabinieri, così ci facciamo una sosta lungo strada e poi ripartiamo.

Iniziamo a salire e qui viene fuori il Pineschi che conosco, gassssse e via! Nonostante le indicazioni per Castelnuovo non manchino e la strada sia sostanzialmente unica il gruppo di testa si stacca dai restanti 2/3 delle moto, ad un bivio non trovano staffette e perderanno un bel po' di tempo a convincersi di dover tirare dritto, ora sia ben chiaro: non che viaggiassimo alla velocità della luce, io gli stavo dietro con una R100GS da 55cv, ruota da 21" all'anteriore e gomme tassellate, fatto sta che anche nel resto della giornata viaggeremo a "mandate" che comunque si ritroveranno sempre nei punti tappa previsti.

Caffè a Castelnuovo Garfagnana e poi ritornando in parte sulla strada precedente deviamo per Arni ed invece di rifare la galleria del Cipollaio scendiamo per il Passo del Vestito, un po' di traffico nel quale come al solito si passa un quarto d'ora a ricompattare il gruppo sulla strada principale, piena di traffico e di automobilisti che proprio contenti non sembrano, ed infine giungiamo a Colonnata, degustazione di lardo e di nuovo in moto.


Arriviamo dopo pochi km alle cave dove è stata organizzata una visita guidata, quindi muniti di casco e gilet arancione saliamo su delle Land Rover (l'unico mezzo che può sopportare un simile uso) che fanno la spola tra la cava e la base, ho apprezzato molto questa iniziativa che mi ha fatto conoscere bene una zona in cui tutto sommato passo spesso e non avevo una idea precisa di cosa volesse dire estrarre il marmo.


Dopo un ristoro con i panini gommati presi come pranzo al sacco all'albergo rimontiamo in moto, un piccolo gruppo torna subito a Lido, il resto si dirige verso Campo Cecina, unico posto in cui non ero mai stato, molto bello, peccato che la persistente nebbia non ci fa ammirare il bellissimo panorama che si vede da quassù, pazienza, ci ritornerò.....

La prossima tappa è Fosdinovo dove ci fermiamo al mitico ristoro de "Il Selvatico", un ambiente, come posso dire...... Fantastico, ecco, si, lo capirete guardando le foto, da tornarci sicuramente per mangiare una pizza e visitare il museo di moto ed antiquariato, notevole davvero! E' giunto il momento di salutarci, il gruppo rientra in albergo, noi vista l'ora ci dirigiamo a casa in quanto la sera avevo preso impegni per una cena con amici, un saluto ed un arrivederci di sicuro.

Gran bella compagnia questa di GS Italia, informale, ma ben strutturata, ho notato che tanti erano del centro/sud (dove per sud intendo il sud del centro), romani in particolare, ma c'erano anche diversi napoletani e comunque gente da un po' tutte le parti d'Italia, giudico questo molto positivo perchè in genere da Roma/Napoli in giù è difficile avere seguito da queste parti, spero quindi che qualcuno organizzi qualcosa nelle regioni del sud che sono bellissime e che non conosco bene come il centro/nord Italia.

Chissà se il prossimo anno riuscirò far incastrare nel mio calendario un altro giro con GS Italia, ci terrei molto, intanto li ringrazio tutti per la simpatia con cui ci hanno accolto, un grazie ovviamente agli organizzatori per la bella riuscita dell'VIII weekend del gruppo! Sopra a sx l'organizzatore del tour, sotto alcune foto della giornata:


martedì 24 settembre 2013

Weekend di fine estate


Non ci crederete, ma ho anche diversi amici che motociclisti non sono, per loro le ferie non sono quindi un viaggio in moto, per lo più scelgono mete lontane che raggiungono con l'aereo, io uso chiamare questo modo di viaggiare "teletrasporto". Si, perchè parti da casa, ti infili in un contenitore (l'aereo) e raggiungi la tua meta, che sia Samarcanda o Londra fa poca differenza sotto questo aspetto, quando arrivi e scendi dal contenitore ti trovi improvvisamente calato in una realtà diversa da quella da cui sei partito.

Perchè questa introduzione? Perchè per me il viaggio inizia dal momento che esco con la moto dal garage di casa, il viaggiare, il raggiungere la destinazione finale, vedere il paesaggio che piano piano cambia, sentire gli odori, fermarsi a parlare con la gente per fare benzina o prendere un caffè, sono tutte esperienze che trasformano un trasferimento in parte stessa e fondamentale della meta che vogliamo raggiungere.

Lo scorso weekend avevo a disposizione 3gg pieni dal venerdì alla domenica, grazie ad una promozione del club Samsung Exclusive trovo una bella sistemazione in un hotel a Ferrara, città patrimonio dell'Unesco (e della bicicletta) che non avevo mai visitato, così deciso di partire con la moglie e myR100GS pianifico un viaggio che non sarà il semplice raggiungere la cittadina emiliana, ma una serie di tappe che saranno una piacevole ri-scoperta.

Venerdì alle 8:30 siamo già in viaggio, FI-PI-LI fino a Firenze, un breve tratto di autostrada per saltare il traffico e da ora in poi solo statali, provinciali e stradine semisconosciute, lasciato Pontassieve seguiamo la vecchia statale ToscoRomagnola, basta fare attenzione agli autovelox e si va che è una bellezza, la prima tappa sarà il passo del Muraglione che raggiungeremo in circa 2 ore.

Ho sempre amato questa strada, curve dolci, tornanti aperti, asfalto buono, panorama bellissimo,
viene da aprire il gas, ma voglio godermi la quiete del paesaggio, infatti non c'è nessuno salvo qualche motociclista come noi.

Sul passo ci sono in tutto 5 moto, non so se saranno i precedenti controlli della Forestale che si è accanita contro i motociclisti (vedi notizie apparse sui quotidiani) elevando multe salate ai trasgressori del codice della strada, fatto sta che anche qui regna una pace assoluta, è però un peccato vedere la scritta "vendesi" sull'hotel e sul ristorante del Muraglione mestamente chiusi in attesa di un acquirente, basta entrare dentro il bar (guardate la foto della cabina del telefono)  per rendersi conto della storia che è passata su questo asfalto e tra le mura del locale.


Dopo un caffè e una buona ciambella (noi livornesi la chiamiamo "frate") ripartiamo per la discesa con un filo di gas, puntiamo su Ferrara? Macchè! Direzione Delta del Po e Comacchio dove ci fermeremo per pranzo, anche qui calma assoluta, girare tra i canali di questa piccola "Venezia" è molto bello, scopriamo subito quanto la gente è cordiale da queste parti e rilassati dalla sosta al ristorante rimontiamo in moto diretti verso l'abbazia di Pomposa, non prima di una chiacchierata con 2 motociclisti che stavano facendo le "lastre" a myR100GS ed hanno voluto sapere tutto sulla sua genesi.

L'abbazia prevede un biglietto d'ingresso che prevede anche un percorso museale, sono sempre stato contrario a pagare per entrare in luoghi di culto, così ci limitiamo ad una visita esterna e riprendiamo poi la moto per dirigerci verso la sacca di Scardovari. Il paesaggio è molto diverso da quel mare a cui siamo abituati noi toscani, qui sembra un lago che ogni tanto si apre verso l'infinito, c'è molto verde e poco traffico, presenza umana prossima allo zero, tanto che pure lungo le baracchine della pesca sulla riva della Sacca si gode un silenzio assoluto, il cielo è azzurro, un paio di nuvolette bianche e diversi uccelli che volteggiano sulla laguna, cosa volete di più?......

Bene, è giunto il momento di raggiungere Ferrara, siamo a Cocomaro di Cona, subito alle porte della città, ci sistemiamo in albergo e poi ceniamo in zona senza riprendere la moto, alla fine abbiamo fatto quasi 500Km, ci meritiamo un bel riposo per affrontare il giorno dopo la visita della città guidati da due amici che vi abitano.

La mattina del sabato decidiamo di raggiungere Ferrara con l'autobus, così non ci dobbiamo portare dietro giacche e caschi senza dover pensare a dove lasciare la moto, i nostri amici ci raggiungono nel luogo convenuto in bici, a conferma che la città della bicicletta vede in questo pratico mezzo una pratica soluzione al traffico.

Abbiamo avuto la fortuna di trovare in città una fiera internazionale ed una mostra di auto moto d'epoca, immaginate quindi sia io che la moglie come ci gongoliamo con questo fuori programma, ovviamente la mattina sarà dedicata alla visita del Castello degli Estensi con la nostra amica Ilaria che ci farà da guida, bellissimo e ben conservato, esperienza unica calarsi nelle prigioni, ancora oggi danno una certa inquietudine, visitiamo poi il Duomo veramente imponente, e poi ci lasciamo dato che loro hanno un impegno, ci rivedremo la sera per cenare insieme.

Io e Laura dopo aver mangiato alla fiera ottima carne argentina continuiamo la nostra visita, Palazzo dei Diamanti, museo risorgimentale, ..... dopo esserci riposati in un parco ci rendiamo però conto di essere esausti con i piedi doloranti, rientriamo quindi in albergo sempre con l'autobus e poi ceniamo in un pub di fronte all'albergo insieme ai nostri amici, bella città Ferrara, ancora vivibile a misura d'uomo, fa solo 130.000 abitanti e considerando che in centro si gira quaso solo in bici non c'è il caos dei grandi agglomerati urbani.


La domenica mattina dobbiamo tornare a casa, figuriamoci se puntiamo dritti verso Livorno, quindi dopo un breve tratto di autostrada usciamo prima di Modena e passando per Maranello (prima o poi lo vedrò il museo della Ferrari?) prendiamo la vecchia SS12 e con il monte Cimone a farci da faro saliamo verso Pievepelago da cui devieremo per Sant'Anna Pelago, che bello vedere le montagne con questo cielo azzurro e terso, un settembre veramente gradevole, speriamo continui così.

Dopo un bel po' di curve raggiungiamo finalmente il paesino montano dove alcuni nostri amici ci attendono per mangiare insieme una bella braciata di carne, intorno ad un tavolo con il camino acceso, che diversità dai luoghi che abbiamo appena visitato i giorni prima! Ed è così che dopo una breve pennichella sul divano rimontiamo in moto, questa volta ci sono poche scuse, c'è da tornare a casa: Passo delle Radici, San Pellegrino in Alpe, Chiozza, la Garfagnana, Lucca dove c'è il caos per la fiera e quindi un po' di autostrada per raggiungere Livorno in serata, stanchi, ma soddisfatti per questo bellissimo weekend di fine estate.

Riapriamo il garage, mettiamo dentro la moto, il nostro viaggio è finito, ma rimarrà per sempre, come tutti gli altri, nei nostri ricordi, i più belli......

martedì 10 settembre 2013

Le strade del Ducato Parmense con "Moto & Turismo on/off road"

Voglio raccontarvi l'ultimo weekend che ho passato in moto con mia moglie, myR100GS e gli amici della mia Internet Community "Moto & Turismo on/off road" (M&TOOR), per chi non lo sapesse 11 anni fa mi venne in mente di  inventare un modo di andare a giro con le enduro stradali che "prima non c'era" usandole proprio per quelle moto totali che sono, quindi strada e fuoristrada leggero.

Da alcuni anni usiamo uno schema che prevede 1 ritrovo pre_stagionale, 4 tour on/off road, 1 tour esclusivamente stradale dedicato a tutte le moto ed 1 incontro conviviale che cade sempre nell'ultima domenica di novembre, quest'anno il giro stradale era nel primo weekend di settembre, precisamente il 6-7-8.

Sono partito con un paio di coppie di amici da Livorno, ne abbiamo presa un'altra a Versilia e poi via A15 siamo usciti a Berceto, sulla moto ho delle nuove gomme che al momento avevano solo 100Km di percorrenza, le Heidenau Scout, prevalentemente tassellate, ma in grado di reggere bene l'asfalto, le ho montate con la speranza di usarle nel raid in Marocco di ottobre/novembre prossimi e devo dire che alla fine si sono comportate molto bene.

Una volta usciti a Berceto mi sono fatto guidare dal GPS verso il castello di Torrechiara, meeting point del tour ed è stata una bella sorpresa scoprire un sacco di belle stradine immerse nel verde con bellissimi panorami, dopo una breve sosta siamo poi ripartiti insieme a tutto il serpentone di moto, curve su curve, saliscendi e castelli, colline e prati verdi, cielo azzurro e qualche nuvoletta bianca, temperatura gradevole anche se forse un po' sopra la media, insomma: tutti gli ingredienti per passare davvero una bella giornata!

Così è stato e la sera siamo arrivati in orario a Bedonia, base del tour, dove eravamo sistemati a mezza pensione in un confortevole albergo, devo dire che a cena e anche il giorno dopo poche volte mi sono divertito così tanto, la compagnia era veramente ottima spalmata su tutte le età, dai poco più che ventenni agli oltre 70 del mitico Nonno Costa!

Il giorno dopo siamo partiti alle 9 per il lungo tour che ci ha fatto salire su dei bellissimi passi, il monte Penna e visitare un paio di borghi, molto bello quello di Castel Arquato dove si teneva una festa mediovale alla sera e nel quale sarebbe valso rimanere, siamo tornati intorno alle 19 in albergo abbastanza stanchini, unica nota negativa devo dire che è stato il fondo stradale, in alcuni tratti davvero pessimo con smottamenti e dislivelli notevoli che hanno messo a dura prova la resistenza delle passeggere e dei piloti delle moto sportive.

La mattina dopo ci attendeva un bel percorso ed un pranzo sul passo di Pradarena, purtroppo una pioggia battente ci ha accolto proprio nell'orario di partenza, il gruppo ha iniziato a sfaldarsi ed alla fine solo un gruppo di "irriducibili" hanno continuato il giro, ne sono stati poi premiati perchè la pioggia ha smesso sul loro percorso ed hanno passato comunque una bella giornata.

Io alla testa di un gruppetto di 6 moto ho puntato verso casa dirigendomi su Pontremoli da dove poi avremmo ripreso l'autostrada, per vivacizzare un po' il percorso decidiamo di rifare il passo del Brattello percorso all'andata visto che la pioggia a Borgotaro ci ha abbandonato, mentre saliamo un automobilista ci avvisa di una mandria di mucche che vaga indisturbata sulla carreggiata, così proseguiamo con prudenza.

Appena superato il passo incontriamo la mandria di cui sopra, saranno almeno una trentina di capi, grossi e piccini, con e senza corna, non ci crederete, ma per aprirci un varco c'è voluto un bel po'! Come si provava a passare avevano paura e scartavano improvvisamente, poi visti da pochi centimetri non è che siano molto rassicuranti, eccovi il video "dell'impresa":



I colpi di scena non sono comunque finiti, quasi alla fine del passo perdo 4 delle moto dietro, vengo a sapere che Patrizia è stata punta da un calabrone sul mento, aspettiamo un po' e quando ritornano ci fanno cenno di proseguire, tutto sembra a posto, alla prima ads sulla A15 mi fermo per una breve pausa e li capiamo che le cose non vanno bene, Patrizia è costretta a sdraiarsi sull'erba, il viso ed il collo sono gonfiati vistosamente, ha difficoltà respiratorie e decidiamo quindi di chiamare il 118.

In pochi minuti arriva un'ambulanza in codice rosso, Patrizia sembra riprendersi, viene caricata sopra è gli somministrano una flebo, insomma, alla fine si tratterà di un forte episodio allergico che sembra escludere uno shock ben più grave, tanto che dopo un'ora riusciamo a ripartire, Patrizia sta bene, ma sa che da ora in poi dovrà fare attenzione ad eventuali punture d'insetti come calabroni e api.

Insomma, un rientro movimentato, ma niente che possa aver turbato il bellissimo weekend trascorso insieme agli amici, un grande grazie quindi agli organizzatori del tour ed a tutti i partecipanti che spero di ritrovare in futuro nei nostri tour! Eccovi un bel video dell'evento, mentre qui potrete trovare alcune foto.



mercoledì 4 settembre 2013

Chi viene in Marocco?



Dal 31 ottobre al 12 novembre la Tom42 organizza un nuovo tour in Marocco, sono già stato in Africa con questo Team nel 2005 (Tunisia), 2007 (Marocco) e nuovamente in Marocco nel 2011, sono persone fantastiche animate prima di tutto dalla passione motociclistica, non a caso sono stati partner Aprilia, BMW e Yamaha.

Per me il Marocco rimane in assoluto uno dei paesi più belli ed affascinanti del mondo, bagnato dal Mediterraneo e dall'Oceano, con catene di montagne (l'Atlas) che arrivano a 4000m e un deserto con le dune più alte dell'Erg occidentale, poi le città imperiali, le gole come canyon, le distese infinite, insomma un vero sogno ad occhi aperti.

Quest'anno ho ripreso in considerazione una nuova partecipazione in quanto il percorso è stato in gran parte rivisto con 2 notti a Merzouga ed una pista (dura con sporadiche lingue di sabbia) di oltre 100km tra le dune cattedrale ed alcuni nuovi sterrati di montagna, il raid è indirizzato principalmente alle grosse enduro stradali, ma è aperto anche alle moto stradali in quanto negli sterrati è previsto un percorso opzionale su asfalto ed il giorno della pista nel deserto chi non partecipa si può godere una giornata in pieno relax nella SPA/piscine del resort in cui saremo ospiti.

Sul sito ufficiale di Tom42 trovate tutte le indicazioni per iscrivervi e partecipare, il prezzo è praticamente "all inclusive" salvo i pasti sulla nave, la benzina e quant'altro non specificato nel programma, se non conoscete il Marocco vi invito a leggere 2 report dei miei raid passati con Tom42, li trovate sul mio blog OnTheAir, scorrete l'home, nei box di destra.

Non perdete tempo, se avete ancora qualche giorno di ferie e qualcosa da spendere questo potrebbe essere il "viaggio dell'anno"! Vi ricordo che il Marocco è l'unico paese del Nord Africa dove la primavera di rivolta non ha portato problemi, men che mai per i turisti e garantisce quindi di viaggiare in sicurezza.