Che bella girata! Sono queste le prime parole che mi vengono a mente pensando al giro di peruzzimoto.com sul lago di Bolsena esteso tra l'altro da un gruppo di persone anche alla domenica, ve lo racconto....
Come previsto si sono formati due gruppi che poi si sarebbero congiunti a Colle Val D'Elsa Sud, quello dalla costa formato da 6 moto lo guidava il sottoscritto e quello da Castelfiorentino Franco e Fausto.
Noi che sappiamo di salmastro ci siamo trovati all'inizio della scogliera subito dopo Antignano, gruppetto ben assortito con 2 "new entry", tutti puntuali, dopo i convenevoli di rito partiamo verso il chekpoint, la strada è la più semplice e godibile: un tratto di superstrada fino a Cecina, poi botta di "Nurburing toscano" fino a Volterra per pausa caffè, ed è proprio qui che mi accorgo di aver perso Luca & Beatrice, dispiace perché sono alla loro prima uscita insieme con noi, quindi cerco subito di rintracciarli.
Ero convinto di averli dietro come ultima moto, torno quindi sul percorso al bivio di ingresso per Volterra, guardo sulle curve che scendono giù, ma non li vedo, torno indietro e mi dicono di averli persi quasi da subito, sul telefono trovo una loro chiamata, li richiamo, ma non rispondono, li mando un sms e decidiamo di fermarci come previsto per prendere un caffè sperando nel frattempo si facciano vivi.
Così succederà, ve la faccio breve: al primo bivio dopo Quercianella invece di prendere la superstrada hanno seguito per sbaglio un altro gurppo di motociclisti e si sono persi "nel nulla", poco male, indico a Luca dove arrivare con il GPS ed infatti li troveremo a Capodimonte dove giungeranno prima di noi.
Rimontiamo quindi in moto e raggiungiamo con 5 minuti di ritardo il chekpoint dove "incredibilmente" sono già tutti lì ad aspettarci! E' così che guidati da Franco & Fausto con il sottoscritto subito dietro si mette in viaggio il serpentone di una ventina di moto per una trentina di persone, sfiliamo verso Siena dove facciamo un po' di confusione con l'uscita e poi imbocchiamo quella fantastica strada che è la Cassia.
A Buonconvento in un punto "insulso" a ridosso di un semaforo lungo la strada ci fermiamo, perchè? Mboh?!? Ognuno guarda l'altro e non si capisce, poi vedo accendere una decina di sigarette, caschi che si tolgono, fughe ai bagni di un bar vicino, insomma: una pausa spontanea e disordinata che dura un quarto d'ora, poi finalmente si riparte per fermarci come previsto a Radicofani.
Nel paese troviamo una bella sorpresa: c'è la festa delle antiche arti e mestieri, tutto rappresenta il modo di vivere di un tempo, negozi improvvisati, popolani vestiti all'antica, bruschette offerte gratuitamente, davvero una piacevole pausa, c'è chi visita anche la chiesa principale dove pare ci sia un'acustica fantastica ed un tunnel sotterraneo che porta fino alla Rocca!
Corroborati dalla piacevole pausa rimontiamo in moto per dirigerci verso la meta finale, Capodimonte, incantevole paesino affacciato sulle dolci sponde del lago di Bolsena, la Cassia in questo tratto è veramente fantastica, poi avvicinandosi al lago i paesaggi diventano quelli tipici della bassa Maremma e della Tuscia laziale con dolci colline verdi, pecore al pascolo, tanto, ma tanto verde....
Nonostante l'orario sia decente (manca poco all'una), l'ultimo tratto per raggiungere il ristorante fa prendere la frenesia al gruppetto di testa tanto che invece di fare un raggruppamento ed entrare con calma nel paese si crea un disordinato arrembaggio che comunque in un modo o nell'atro ci fa raggiungere a tutti il ristorante, cosa di cui non avrei mai dubitato!
Bella location, davvero, complimenti ai Peruzzi che l'hanno individuata e testata con grandi "sacrifici", si mangia all'aperto nella veranda del ristorante con vista lago, dove la giornata invita a prendere i sole e fare il bagno, poi arriva la pappa, portate ottime e abbondanti, il tutto a prezzo modico con un servizio forse un po' lento tanto che ci alziamo da tavola dopo le 16.
La maggior parte dei partecipanti ritorna in giornata e quindi il tempo di veloci saluti che risono già in moto, non li invidio proprio, dopo tanti km avevo infatti bisogno di un po' di riposo, così prendiamo possesso della camera dell'albergo e poi scendiamo sul lago, che bellezza: un ventarello fresco e mite ci fa riavere dalla stanchezza, decidiamo quindi insieme all'altro gruppetto di motociclisti_turisti di visitare il paese.
Mi sento con Luca al telefono dato che si era avvantaggiato e ci propone una gita in barca, mai idea fu migliore! Salpiamo alle 18 e ci godiamo una fantastica ora sulle limpide acque del lago. Girando attorno alle 2 isole il comandante/guida ci descrive l'ambiente: l'isola maggiore nei tempi del suo fulgore, quelli dell'inquisizione, dato che era stata concepita come luogo di preghiera e redenzione, aveva ben 5 chiese, poi finito uno dei periodi più bui della chiesa successe il processo inverso e fu praticamente abbandonata. Ora sono entrambe proprietà privata, in quella piccola vive un solo pescatore in un giardino rigoglioso e lussureggiante, unico ospite di una casa colonica immersa nel verde.
La sera in pratica siamo rimasti in 8: io & laura, Fausto & Laura, Massimo & Antonella e Fulvio & Chiara (mentre Beppe e sua moglie ci avevano lasciato per visitare il giorno dopo Assisi e Gubbio), Massimo ci consiglia una pizzeria sul lungo lago che passeggiando il pomeriggio l'aveva ispirato, fanno la pizza al metro ed è self service, ti apparecchi, prendi bevande e pizza e te la mangi, ottima davvero e spesa irrisoria!
Dopo cena ci concediamo uno yougurt a cui cedo nonostante fossi veramente pieno anche dal pranzo, ma chissà perché nessuno ci credeva.... Andiamo a letto molto stanchi, eppure, sarà appunto la stanchezza, non riesco ad addormentarmi subito, che rabbia! In compenso alla domenica ci attende ancora una bellissima giornata di sole, si punta quindi su Civita di Bagnoregio, il famoso paese costruito su una collina di tufo e raggiungibile da un lungo ponte pedonale, sarà dura sotto il sole, ma la fatica viene ricompensata e la sola bellezza di questo luogo unico varrebbe da sola la girata.
Tornati al parcheggio ci separiamo, chi punta verso Pitigliano, chi verso Orvieto, chi verso Viterbo, si, siamo molto "fantasiosi", io e Laura con Luca & Beatrice avevamo programmato un bel trasferimento passando da Bolsena fino a San Galgano, visto l'orario decidiamo però di saltare il paese di Bolsena e puntare, prendendo nuovamente la Cassia, verso Siena per poi deviare verso l'abbazia "scoperchiata" e la spada nella roccia.
Luca & Beatrice accusano però molta stanchezza, beata gioventù! Mi rendo conto in questi frangenti che l'andare in moto richiede allenamento ed abitudine come qualsiasi altra disciplina, la postura, la guida, le strade, richiedono quell'attenzione che si matura con anni di esperienza e quindi per non metterli in difficoltà procediamo piano, ma molto piano, raggiungendo San Galgano dopo 2 ore e un quarto di guida quasi ininterrotta verso le 14.
Per fortuna ad attenderci c'erano due nostri amici provenienti da Livorno che ci riservano un tavolo all'aperto all'ombra, cosa non facile visto che c'era un matrimonio, così con un piatto di lasagne e degli ottimi panini al prosciutto senza lesinarci un buon dolce casalingo ci rifocilliamo, poi mentre Luca & Beatrice vanno a visitare il luogo visto che non ci erano mai stati, noi ci rilassiamo aspettandoli.
Ripartiamo nel pomeriggio, Luca punta dritto su Viareggio, noi 4 decidiamo per una pausa a San Vincenzo, gelato e bibita e poi di nuovo in moto per concludere ottimamente la giornata.
Un grazie al Team di Peruzzi Moto che ci ha dato l'opportunità di vivere questo bel weekend, myR100GS anche in questa "configurazione stradale" dopo l'Eroica, si è comportata benissimo, pratiche le borse interne collaudate ottimamente e incredibile l'autonomia del serbatoio da 42 litri, sono arrivato a 600Km e non sono ancora andato in riserva, considerate che eravamo in 2 belli carichi con le valige!