Tornato dai tour "Italy for Spain" e "ACIM IV" tra Italia e Francia fatti con la Caponord RR ho finalmente ripreso myR100GS che avevo lasciato con quasi 600Km percorsi senza andare in riserva.
Approfittando della promozione IperSelf di ENI mi sono levato lo sfizio di fare rifornimento mettendoci la verde IP Plus, sono andato in riserva a 626Km (con un pieno di verde normale) e ho fatto benzina a 650Km, la pompa segnava 41 litri, quindi 650/41=15,85, insomma: 16Km con un litro, considerando che sono stati fatti in buona parte in coppia e belli carichi ci possiamo stare.
Quello che mi sorprende è che la pompa segnava 41 litri, credevo che il serbatoio fosse da 42 litri, ma a meno che la riserva non sia solo un paio di litri forse è anche di più, fatto sta che l'autonomia è intorno ai 700Km, quasi quella della mia auto Diesel e superiore alla Micra di mia moglie!
A parte il fatto che per il pieno ci vuole il bancomat mi sembra proprio una bella cosa, mai avuto un mezzo a 2 ruote con simile autonomia....... (Il contachilometri, preso usato su boxxerparts.de, segna 94.700, ma la moto è ripartita da zero a 88.700, per cui a 96.200 si farà il primo tagliando).
Una moto unica, questo è il principio della genesi di myR100GS che nasce sulla base di un telaio ed un motore BMW R100GS, tutto il resto è opera delle sapienti mani di Peruzzi Moto, vero "atelier" delle GS Classic.
giovedì 19 luglio 2012
lunedì 4 giugno 2012
Tour lago di Bolsena e non solo...., il report!
Che bella girata! Sono queste le prime parole che mi vengono a mente pensando al giro di peruzzimoto.com sul lago di Bolsena esteso tra l'altro da un gruppo di persone anche alla domenica, ve lo racconto....
Come previsto si sono formati due gruppi che poi si sarebbero congiunti a Colle Val D'Elsa Sud, quello dalla costa formato da 6 moto lo guidava il sottoscritto e quello da Castelfiorentino Franco e Fausto.
Noi che sappiamo di salmastro ci siamo trovati all'inizio della scogliera subito dopo Antignano, gruppetto ben assortito con 2 "new entry", tutti puntuali, dopo i convenevoli di rito partiamo verso il chekpoint, la strada è la più semplice e godibile: un tratto di superstrada fino a Cecina, poi botta di "Nurburing toscano" fino a Volterra per pausa caffè, ed è proprio qui che mi accorgo di aver perso Luca & Beatrice, dispiace perché sono alla loro prima uscita insieme con noi, quindi cerco subito di rintracciarli.
Ero convinto di averli dietro come ultima moto, torno quindi sul percorso al bivio di ingresso per Volterra, guardo sulle curve che scendono giù, ma non li vedo, torno indietro e mi dicono di averli persi quasi da subito, sul telefono trovo una loro chiamata, li richiamo, ma non rispondono, li mando un sms e decidiamo di fermarci come previsto per prendere un caffè sperando nel frattempo si facciano vivi.
Così succederà, ve la faccio breve: al primo bivio dopo Quercianella invece di prendere la superstrada hanno seguito per sbaglio un altro gurppo di motociclisti e si sono persi "nel nulla", poco male, indico a Luca dove arrivare con il GPS ed infatti li troveremo a Capodimonte dove giungeranno prima di noi.
Rimontiamo quindi in moto e raggiungiamo con 5 minuti di ritardo il chekpoint dove "incredibilmente" sono già tutti lì ad aspettarci! E' così che guidati da Franco & Fausto con il sottoscritto subito dietro si mette in viaggio il serpentone di una ventina di moto per una trentina di persone, sfiliamo verso Siena dove facciamo un po' di confusione con l'uscita e poi imbocchiamo quella fantastica strada che è la Cassia.
A Buonconvento in un punto "insulso" a ridosso di un semaforo lungo la strada ci fermiamo, perchè? Mboh?!? Ognuno guarda l'altro e non si capisce, poi vedo accendere una decina di sigarette, caschi che si tolgono, fughe ai bagni di un bar vicino, insomma: una pausa spontanea e disordinata che dura un quarto d'ora, poi finalmente si riparte per fermarci come previsto a Radicofani.
Nel paese troviamo una bella sorpresa: c'è la festa delle antiche arti e mestieri, tutto rappresenta il modo di vivere di un tempo, negozi improvvisati, popolani vestiti all'antica, bruschette offerte gratuitamente, davvero una piacevole pausa, c'è chi visita anche la chiesa principale dove pare ci sia un'acustica fantastica ed un tunnel sotterraneo che porta fino alla Rocca!
Corroborati dalla piacevole pausa rimontiamo in moto per dirigerci verso la meta finale, Capodimonte, incantevole paesino affacciato sulle dolci sponde del lago di Bolsena, la Cassia in questo tratto è veramente fantastica, poi avvicinandosi al lago i paesaggi diventano quelli tipici della bassa Maremma e della Tuscia laziale con dolci colline verdi, pecore al pascolo, tanto, ma tanto verde....
Nonostante l'orario sia decente (manca poco all'una), l'ultimo tratto per raggiungere il ristorante fa prendere la frenesia al gruppetto di testa tanto che invece di fare un raggruppamento ed entrare con calma nel paese si crea un disordinato arrembaggio che comunque in un modo o nell'atro ci fa raggiungere a tutti il ristorante, cosa di cui non avrei mai dubitato!
Bella location, davvero, complimenti ai Peruzzi che l'hanno individuata e testata con grandi "sacrifici", si mangia all'aperto nella veranda del ristorante con vista lago, dove la giornata invita a prendere i sole e fare il bagno, poi arriva la pappa, portate ottime e abbondanti, il tutto a prezzo modico con un servizio forse un po' lento tanto che ci alziamo da tavola dopo le 16.
La maggior parte dei partecipanti ritorna in giornata e quindi il tempo di veloci saluti che risono già in moto, non li invidio proprio, dopo tanti km avevo infatti bisogno di un po' di riposo, così prendiamo possesso della camera dell'albergo e poi scendiamo sul lago, che bellezza: un ventarello fresco e mite ci fa riavere dalla stanchezza, decidiamo quindi insieme all'altro gruppetto di motociclisti_turisti di visitare il paese.
Mi sento con Luca al telefono dato che si era avvantaggiato e ci propone una gita in barca, mai idea fu migliore! Salpiamo alle 18 e ci godiamo una fantastica ora sulle limpide acque del lago. Girando attorno alle 2 isole il comandante/guida ci descrive l'ambiente: l'isola maggiore nei tempi del suo fulgore, quelli dell'inquisizione, dato che era stata concepita come luogo di preghiera e redenzione, aveva ben 5 chiese, poi finito uno dei periodi più bui della chiesa successe il processo inverso e fu praticamente abbandonata. Ora sono entrambe proprietà privata, in quella piccola vive un solo pescatore in un giardino rigoglioso e lussureggiante, unico ospite di una casa colonica immersa nel verde.
La sera in pratica siamo rimasti in 8: io & laura, Fausto & Laura, Massimo & Antonella e Fulvio & Chiara (mentre Beppe e sua moglie ci avevano lasciato per visitare il giorno dopo Assisi e Gubbio), Massimo ci consiglia una pizzeria sul lungo lago che passeggiando il pomeriggio l'aveva ispirato, fanno la pizza al metro ed è self service, ti apparecchi, prendi bevande e pizza e te la mangi, ottima davvero e spesa irrisoria!
Dopo cena ci concediamo uno yougurt a cui cedo nonostante fossi veramente pieno anche dal pranzo, ma chissà perché nessuno ci credeva.... Andiamo a letto molto stanchi, eppure, sarà appunto la stanchezza, non riesco ad addormentarmi subito, che rabbia! In compenso alla domenica ci attende ancora una bellissima giornata di sole, si punta quindi su Civita di Bagnoregio, il famoso paese costruito su una collina di tufo e raggiungibile da un lungo ponte pedonale, sarà dura sotto il sole, ma la fatica viene ricompensata e la sola bellezza di questo luogo unico varrebbe da sola la girata.
Tornati al parcheggio ci separiamo, chi punta verso Pitigliano, chi verso Orvieto, chi verso Viterbo, si, siamo molto "fantasiosi", io e Laura con Luca & Beatrice avevamo programmato un bel trasferimento passando da Bolsena fino a San Galgano, visto l'orario decidiamo però di saltare il paese di Bolsena e puntare, prendendo nuovamente la Cassia, verso Siena per poi deviare verso l'abbazia "scoperchiata" e la spada nella roccia.
Luca & Beatrice accusano però molta stanchezza, beata gioventù! Mi rendo conto in questi frangenti che l'andare in moto richiede allenamento ed abitudine come qualsiasi altra disciplina, la postura, la guida, le strade, richiedono quell'attenzione che si matura con anni di esperienza e quindi per non metterli in difficoltà procediamo piano, ma molto piano, raggiungendo San Galgano dopo 2 ore e un quarto di guida quasi ininterrotta verso le 14.
Per fortuna ad attenderci c'erano due nostri amici provenienti da Livorno che ci riservano un tavolo all'aperto all'ombra, cosa non facile visto che c'era un matrimonio, così con un piatto di lasagne e degli ottimi panini al prosciutto senza lesinarci un buon dolce casalingo ci rifocilliamo, poi mentre Luca & Beatrice vanno a visitare il luogo visto che non ci erano mai stati, noi ci rilassiamo aspettandoli.
Ripartiamo nel pomeriggio, Luca punta dritto su Viareggio, noi 4 decidiamo per una pausa a San Vincenzo, gelato e bibita e poi di nuovo in moto per concludere ottimamente la giornata.
Un grazie al Team di Peruzzi Moto che ci ha dato l'opportunità di vivere questo bel weekend, myR100GS anche in questa "configurazione stradale" dopo l'Eroica, si è comportata benissimo, pratiche le borse interne collaudate ottimamente e incredibile l'autonomia del serbatoio da 42 litri, sono arrivato a 600Km e non sono ancora andato in riserva, considerate che eravamo in 2 belli carichi con le valige!
lunedì 28 maggio 2012
L'Eroica in moto, il report!
Non capita spesso di vivere un bel weekend in moto come quello trascorso, ve lo voglio quindi raccontare per bene sotto forma di diario, ecco la storia.....
L'Eroica in moto come ho già scritto su questo blog prende origine da un'antica gara ciclistica che si snoda su 205Km equamente divisi su strade bianche e asfalto in una delle zone più belle della Toscana nei dintorni di Siena.
La prima volta, se non sbaglio, l'ho fatta nel 2006, poi è per me diventato un appuntamento quasi annuale del quale ho di volta in volta reso partecipi tanti amici motociclisti, quest'anno l'idea di proporla stile "gentile cavalcata" per enduro stradali d'epoca e moderne è venuta a Andrea Leggieri di Mototurismo che con un sito dedicato (http://www.eroicainmoto.it/) gli ha costruito attorno un evento veramente bello.
Mi sono iscritto tra i primi con myR100GS decidendo di farla con mia moglie come passeggera vista la bellezza e facilità del tracciato, Andrea che nel frattempo avevo conosciuto in occasione dell'incontro a Badia Moscheta di Moto & Turismo on/off road mi onora del pettorale nr. 1 con il quale darò sabato mattina il via alla manifestazione.
Quindi venerdì mattina lascio l'ufficio all'ora di pranzo, vado a casa e in un battibaleno (magari) riesco a scendere in garage non più tardi delle 16, la moto è pronta e bella pulita, noi pure, insomma, quasi, si parte! E subito fu la pioggia.... Si, perchè nonostante le previsioni meteo dessero un'incertezza per il sabato con un ottimo venerdì, noi da Livorno a Ginestra Fiorentina viaggeremo sotto l'acqua, come se non bastasse il GPS a cui il giorno prima avevo "saggiamente" aggiornato il firmware non ne voleva sapere di collegarsi con l'auricolare BT.
Dai e ti ridai arriviamo a Gaiole in Chianti ad un'ora decente, facciamo la registrazione in paese e raggiungiamo il borgo di San Sano dove siamo alloggiati, se non ci siete mai stati andateci: sembra il set di uno di quei film con i quali si esportano i nostri paesaggi toscani in tutto il mondo, case di pietra, prati perfetti di un verde che sempra fotoskioppato, ulivi, vigne, tante, fontane pubbliche con acqua potabile gratuita (incredibile), quiete assoluta, .....
Faccio subito amicizia con chi gestisce l'albergo, un signore che quando mi vede aggeggiare con l'iPad e il Galaxy S II mi viene incontro e mi dice che anche lui ha fatto la stessa scelta, "il meglio per la telefonia, il meglio per i tablet" e così mi racconta che il turismo da quelle parti è al 95% straniero: americani, inglesi, belgi, olandesi, .... e penso io: il trattamento è "parametrato" per tale clientela visto che i prezzi non sono proprio economici.
Di sicuro ti fanno pagare la "location" che ha pochi eguali in Toscana, la camera è bella, spaziosa e silenziosa, facciamo quindi due passi in paese nell'attesa della cena e conosciamo qualche altro "eroico" che si è sistemato qui, poi finalmente quando arriva Andrea andiamo a tavola. Piatti toscani buoni anche se non molto abbondanti, dolce invece sul quale stendo un velo pietoso, caffè non compreso, ma offerto da Andrea.
La mattina sveglia abbastanza presto, visto che ho il numero 1 e alle 8:30 dovrò già essere sulla "griglia di partenza", colazione con latte freddo e il pane che arriva quasi alla fine, son proprio orientati agli stranieri, non c'è che dire.... La giornata per fortuna è molto bella, un bel cielo azzurro e temperatura gradevole, si scende quindi verso Gaiole in Chianti.
Bella sorpresa a Gaiole, c'è già un sacco di gente e tante moto schierate, il tempo di scendere, salutare qualche amico e subito mi avvisano che mi devo preparare per la partenza, quindi con una certa emozione mi metto davanti alla bandiera a scacchi e alle 8:30, minuto più minuto meno, ingrano la prima tra i flash dei fotografi ed i curiosi del paese, Eroica arriviamo!
Guidare su questo percorso da sempre delle emozioni uniche, il panorama, il paesaggio, le dolci colline, i casali perfettamente ristrutturati, il silenzio, tra l'altro viaggeremo quasi tutta la mattina in completa solitudine, seguito solo dal numero 3 con una Honda 125 2T d'epoca e sorpassato poco dopo la partenza dal numero 2 su Africa Twin. Sul finire della prima parte del percorso ci vediamo sfilare da un gruppetto di 3 moto moderne e poi due amici su 1200GS (Yuri e Mirko) con i quali alla fine faremo insieme tutto il resto del percorso.
Le altre 80 moto non le vedrò più salvo qualcuna alla tappa obbligatoria per il controllo presso l'alimentari di Lucignano d'Asso, molti quelli che sbaglieranno strada e che incontrerò in senso inverso, il tracciato è ben segnalato, ma qualche punto d'indecisione c'è, se poi non si fa attenzione ai cartelli che dividono il percorso completo da quello ridotto è facile scambiare l'itinerario, senza contare il senso unico di Buonconvento che obbliga ad una deviazione non segnalata.
Dopo un frugale panino ci rimettiamo in moto e tirando un po' arriviamo a Gaiole alle 14:30 circa dove troviamo qualche altra moto, il giro è finito, tanta la soddisfazione per l'esperienza veramente divertente ed appagante, ma la giornata è ancora lunga...... Infatti dopo un meritato riposo ci attende la cena in paese a Gaiole in Chianti ospiti della Filarmonica locale in un grande locale tutto per noi.
La premiazione, le foto, la cena, le risate, le promesse di ritrovarci in qualche altro giro ci faranno concludere la giornata nel migliore di modi, poi tutti a nanna per il giro libero del giorno dopo visitando su consiglio di Andrea alcuni Castelli della zona.
E' così che ce la prendiamo comoda e dopo una colazione questa volta "raddrizzata" a seguito dell'esperienza del giorno prima parto con Laura e myR100GS bella carica, visiteremo il castello di Meleto e quello di Brolio, vi assicuro che almeno il secondo vale da solo la girata! Troviamo solo turisti stranieri, incredibile....!
Per il pranzo è previsto un pic-nic in un borgo vicino, a Vertine, curiosamente ci accorgiamo chè è per la strada in una curva prima di entrare nel borgo, eppure in tutto il tempo che mangeremo gli ottimi panini e la panzanella di macchine non ne vedremo passare nemmeno una! Siamo ormai alla fine, una bella foto di gruppo, le strette di mano, i saluti e poi via a casa con un percorso che questa volta non mi farà fare nemmeno un km di superstrada: Radda in Chianti, Poggibonsi, Gambassi, Volterrana, Lajatico, Perignano e poi Livorno, tante di quelle curve da farsi venire il mal di stomaco, ma che bello.
Alcune considerazioni:
Non tutti hanno recepito il carattere della manifestazione, qualcuno è arrivato con moto sul carrello pronte per percorsi ben più impegnativi e con abbigliamento da gara, ma si sono comunque poi calati bene nell'ambiente ed hanno vissuto più o meno come tutti gli altri l'evento.
C'è stata una buona collaborazione da parte del paese e dell'ente che valorizza l'Eroica come manifestazione ciclistica e percorso da tutelare (le strade bianche).
La partecipazione costava 80€ per il pilota e 60€ per il passeggero, nel costo era compresa la cena del sabato, il pic-nic della domenica, la pettorina, il certificato di partecipazione personalizzato, una bella foto scattata alla partenza ed un contributo alla Fondazione titolare dell'Eroica, cui va il merito della creazione e del mantenimento del percorso (questo evento è infatti l'unico fra quelli motociclistici a fregiarsi del "copyright"), a questo andavano aggiunti i costi per il pernottamento e la cena del venerdì, alla fine aggiungendo la benzina ed altri costi accessori diventa un evento non proprio economico, ma comunque raccomandabile almeno una volta nella vita a chi desidera vivere la proprio enduro stradale (d'epoca e non) al meglio delle sue caratteristiche in un percorso che non ha probabilmente eguali in tutto il mondo.
Qui trovate un breve video del Castello di Brolio, su Mototurismo verrà poi pubblicato un articolo, intanto pensateci che il prossimo anno ci sarà la seconda edizione.....
P.S. Qualcuno mi ha chiesto maggiori informazioni sul tracciato e come si è comportata la moto, dunque: il fondo sterrato dell'Eroica è tutto formato da ghiaia pressata e stabilizzata su fondo di terra, in alcuni brevi tratti coperto di macadam (è un tipo di pavimentazione stradale costituita da pietrisco e materiale collante compresso), si percorre quindi con facilità perché non si formano pozzanghere o tratti fangosi. In questa edizione un tratto abbastanza lungo era ricoperto di ghiaia appena stesa e non ancora stabilizzata per cui si aveva l'impressione di "sciare" con l'avantreno, ma niente di preoccupante, diversi invece i tratti in salita anche su curve abbastanza strette, dove il passaggio di auto, mezzi agricoli e camion hanno formato un corrugato simile al "toulè ondulè" africano e sui quali si "ballava" un po', specialmente chi in coppia non poteva alzarsi in piedi.
La moto: ha al posteriore un ammortizzatore WP a tripla regolazione, così nonostante una trentina di litri nel serbatoio, pilota e passeggera non proprio mingherlini e le borse mezze piene si è ben difesa, la ruota da 21" all'anteriore inoltre aiuta nei tratti dove le asperità del terreno erano più pronunciate, anche se il corrugato dovendo guidare seduti si è fatto sentire, eccome!
lunedì 14 maggio 2012
Borse interne per valigie Touring BMW della serie R80-100GS
Poco tempo fa ho dotato myR100GS delle valigie laterali, fino ad ora avevo utilizzato quelle di myR80GS che sono una coppia usata e vissuta, ma comunque funzionale, la scelta alla fine è caduta su quelle originali BMW in quanto le versioni in metallo/alluminio che magari davano un'aria "avventurosa" alle moto, hanno costi abbastanza alti considerando che il telaio per l'attacco comunque ce l'avevo già.
Mi sono sempre trovato bene con le Touring BMW e ci ho fatto anche dell'off/road pesante a borse piene e strapese, a questo punto mi mancavano solo le borse interne in modo di poter lasciare quelle rigide sulla moto e portarmi dietro le interne con i bagagli dentro. Le cercavo da tempo, ma le originali non sono praticamente più disponibili ed avevano comunque un prezzo esagerato, qualcosa su Internet c'è, ma non soddisfacente come rapporto qualità/prezzo.
Tramite un cliente/amico di Peruzzi Moto abbiamo fatto quindi realizzare una coppia di borse veramente pratiche e funzionali oltre che esteticamente gradevoli, hanno una cerniera che corre su tutto il perimetro, una tracolla per trasportarle comodamente, una taschina trasparente esterna per metterci un cartoncino con i propri dati e garantiscono inoltre una certa impermeabilità (anche se le cuciture non sono nastrate) all'interno delle borse rigide.
Si adattano benissimo all'interno delle valigie rigide e in base all'ordine non costeranno più di 60,00€ (+IVA) la coppia, se vi interessano c'è una pagina/form su peruzzimoto.com da cui richiederle, segnatevi il prima possibile che così inviamo l'ordine.....
Tramite un cliente/amico di Peruzzi Moto abbiamo fatto quindi realizzare una coppia di borse veramente pratiche e funzionali oltre che esteticamente gradevoli, hanno una cerniera che corre su tutto il perimetro, una tracolla per trasportarle comodamente, una taschina trasparente esterna per metterci un cartoncino con i propri dati e garantiscono inoltre una certa impermeabilità (anche se le cuciture non sono nastrate) all'interno delle borse rigide.
Si adattano benissimo all'interno delle valigie rigide e in base all'ordine non costeranno più di 60,00€ (+IVA) la coppia, se vi interessano c'è una pagina/form su peruzzimoto.com da cui richiederle, segnatevi il prima possibile che così inviamo l'ordine.....
giovedì 10 maggio 2012
Tour Lago di Bolsena del 2-(3) giugno
Bene, visto che i giochi per l'Eroica del 25-26-27 maggio sono ormai fatti, si tratta di un'ottantina di moto tra epiche e stradali (io ci sarò con il pettorale nr.1 su myR100GS) ecco quindi un bel giro stradale adatto a chi non vuole impolverare la sua moto:
si tratta di un evento organizzato da Peruzzi Moto il 2 giugno ed aperto a tutti i tipi di moto e marche, prevede un itinerario con due partenze, una da Castelfiorentino e una più a sud da Colle Val D'Elsa sud.
Formeremo un bel serpentone di moto raggiungendo tutti insieme il ristorante Riva Blu a Capodimonte, poi chi vorrà potrà rientrare con un percorso diverso dall'andata, oppure trattenersi un giorno in più per godersi le bellezze ed il paesaggio della zona.
Informazioni, programma e modalità di iscrizione le trovate sul sito peruzzimoto.com, se volete rimanere come il sottoscritto anche la sera del sabato non tardate ad iscrivervi ed a prenotare la camera che non c'è grande disponibilità.
Per quanto riguarda invece il post precedente del corso "Conoscere la moto per usare la moto" trovate qui il report della prima lezione. A presto! Alex myR100GS
si tratta di un evento organizzato da Peruzzi Moto il 2 giugno ed aperto a tutti i tipi di moto e marche, prevede un itinerario con due partenze, una da Castelfiorentino e una più a sud da Colle Val D'Elsa sud.
Formeremo un bel serpentone di moto raggiungendo tutti insieme il ristorante Riva Blu a Capodimonte, poi chi vorrà potrà rientrare con un percorso diverso dall'andata, oppure trattenersi un giorno in più per godersi le bellezze ed il paesaggio della zona.
Informazioni, programma e modalità di iscrizione le trovate sul sito peruzzimoto.com, se volete rimanere come il sottoscritto anche la sera del sabato non tardate ad iscrivervi ed a prenotare la camera che non c'è grande disponibilità.
Per quanto riguarda invece il post precedente del corso "Conoscere la moto per usare la moto" trovate qui il report della prima lezione. A presto! Alex myR100GS
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