lunedì 28 maggio 2012

L'Eroica in moto, il report!




Non capita spesso di vivere un bel weekend in moto come quello trascorso, ve lo voglio quindi raccontare per bene sotto forma di diario, ecco la storia.....

L'Eroica in moto come ho già scritto su questo blog prende origine da un'antica gara ciclistica che si snoda su 205Km equamente divisi su strade bianche e asfalto in una delle zone più belle della Toscana nei dintorni di Siena.

La prima volta, se non sbaglio, l'ho fatta nel 2006, poi è per me diventato un appuntamento quasi annuale del quale ho di volta in volta reso partecipi tanti amici motociclisti, quest'anno l'idea di proporla stile "gentile cavalcata" per enduro stradali d'epoca e moderne è venuta a Andrea Leggieri di Mototurismo che con un sito dedicato (http://www.eroicainmoto.it/) gli ha costruito attorno un evento veramente bello.

Mi sono iscritto tra i primi con myR100GS decidendo di farla con mia moglie come passeggera vista la bellezza e facilità del tracciato, Andrea che nel frattempo avevo conosciuto in occasione dell'incontro a Badia Moscheta di Moto & Turismo on/off road mi onora del pettorale nr. 1 con il quale darò sabato mattina il via alla manifestazione.

Quindi venerdì mattina lascio l'ufficio all'ora di pranzo, vado a casa e in un battibaleno (magari) riesco a scendere in garage non più tardi delle 16, la moto è pronta e bella pulita, noi pure, insomma, quasi, si parte! E subito fu la pioggia.... Si, perchè nonostante le previsioni meteo dessero un'incertezza per il sabato con un ottimo venerdì, noi da Livorno a Ginestra Fiorentina viaggeremo sotto l'acqua, come se non bastasse il GPS a cui il giorno prima avevo "saggiamente" aggiornato il firmware non ne voleva sapere di collegarsi con l'auricolare BT.


Dai e ti ridai arriviamo a Gaiole in Chianti ad un'ora decente, facciamo la registrazione in paese e raggiungiamo il borgo di San Sano dove siamo alloggiati, se non ci siete mai stati andateci: sembra il set di uno di quei film con i quali si esportano i nostri paesaggi toscani in tutto il mondo, case di pietra, prati perfetti di un verde che sempra fotoskioppato, ulivi, vigne, tante, fontane pubbliche con acqua potabile gratuita (incredibile), quiete assoluta, .....

Faccio subito amicizia con chi gestisce l'albergo, un signore che quando mi vede aggeggiare con l'iPad e il Galaxy S II mi viene incontro e mi dice che anche lui ha fatto la stessa scelta, "il meglio per la telefonia, il meglio per i tablet" e così mi racconta che il turismo da quelle parti è al 95% straniero: americani, inglesi, belgi, olandesi, .... e penso io: il trattamento è "parametrato" per tale clientela visto che i prezzi non sono proprio economici.

Di sicuro ti fanno pagare la "location" che ha pochi eguali in Toscana, la camera è bella, spaziosa e silenziosa, facciamo quindi due passi in paese nell'attesa della cena e conosciamo qualche altro "eroico" che si è sistemato qui, poi finalmente quando arriva Andrea andiamo a tavola. Piatti toscani buoni anche se non molto abbondanti, dolce invece sul quale stendo un velo pietoso, caffè non compreso, ma offerto da Andrea.

La mattina sveglia abbastanza presto, visto che ho il numero 1 e alle 8:30 dovrò già essere sulla "griglia di partenza", colazione con latte freddo e il pane che arriva quasi alla fine, son proprio orientati agli stranieri, non c'è che dire.... La giornata per fortuna è molto bella, un bel cielo azzurro e temperatura gradevole, si scende quindi verso Gaiole in Chianti.

Bella sorpresa a Gaiole, c'è già un sacco di gente e tante moto schierate, il tempo di scendere, salutare qualche amico e subito mi avvisano che mi devo preparare per la partenza, quindi con una certa emozione mi metto davanti alla bandiera a scacchi e alle 8:30, minuto più minuto meno, ingrano la prima tra i flash dei fotografi ed i curiosi del paese, Eroica arriviamo!

Guidare su questo percorso da sempre delle emozioni uniche, il panorama, il paesaggio, le dolci colline, i casali perfettamente ristrutturati, il silenzio, tra l'altro viaggeremo quasi tutta la mattina in completa solitudine, seguito solo dal numero 3 con una Honda 125 2T d'epoca e sorpassato poco dopo la partenza dal numero 2 su Africa Twin. Sul finire della prima parte del percorso ci vediamo sfilare da un gruppetto di 3 moto moderne e poi due amici su 1200GS (Yuri e Mirko) con i quali alla fine faremo insieme tutto il resto del percorso.

Le altre 80 moto non le vedrò più salvo qualcuna alla tappa obbligatoria per il controllo presso l'alimentari di Lucignano d'Asso, molti quelli che sbaglieranno strada e che incontrerò in senso inverso, il tracciato è ben segnalato, ma qualche punto d'indecisione c'è, se poi non si fa attenzione ai cartelli che dividono il percorso completo da quello ridotto è facile scambiare l'itinerario, senza contare il senso unico di Buonconvento che obbliga ad una deviazione non segnalata.

Dopo un frugale panino ci rimettiamo in moto e tirando un po' arriviamo a Gaiole alle 14:30 circa dove troviamo qualche altra moto, il giro è finito, tanta la soddisfazione per l'esperienza veramente divertente ed appagante, ma la giornata è ancora lunga...... Infatti dopo un meritato riposo ci attende la cena in paese a Gaiole in Chianti ospiti della Filarmonica locale in un grande locale tutto per noi.

La premiazione, le foto, la cena, le risate, le promesse di ritrovarci in qualche altro giro ci faranno concludere la giornata nel migliore di modi, poi tutti a nanna per il giro libero del giorno dopo visitando su consiglio di Andrea alcuni Castelli della zona.

E' così che ce la prendiamo comoda e dopo una colazione questa volta "raddrizzata" a seguito dell'esperienza del giorno prima parto con Laura e myR100GS bella carica, visiteremo il castello di Meleto e quello di Brolio, vi assicuro che almeno il secondo vale da solo la girata! Troviamo solo turisti stranieri, incredibile....!

Per il pranzo è previsto un pic-nic in un borgo vicino, a Vertine, curiosamente ci accorgiamo chè è per la strada in una curva prima di entrare nel borgo, eppure in tutto il tempo che mangeremo gli ottimi panini e la panzanella di macchine non ne vedremo passare nemmeno una! Siamo ormai alla fine, una bella foto di gruppo, le strette di mano, i saluti e poi via a casa con un percorso che questa volta non mi farà fare nemmeno un km di superstrada: Radda in Chianti, Poggibonsi, Gambassi, Volterrana, Lajatico, Perignano e poi Livorno, tante di quelle curve da farsi venire il mal di stomaco, ma che bello.


Alcune considerazioni:

Non tutti hanno recepito il carattere della manifestazione, qualcuno è arrivato con moto sul carrello pronte per percorsi ben più impegnativi e con abbigliamento da gara, ma si sono comunque poi calati bene nell'ambiente ed hanno vissuto più o meno come tutti gli altri l'evento.

C'è stata una buona collaborazione da parte del paese e dell'ente che valorizza l'Eroica come manifestazione ciclistica e percorso da tutelare (le strade bianche).

La partecipazione costava 80€ per il pilota e 60€ per il passeggero, nel costo era compresa la cena del sabato, il pic-nic della domenica, la pettorina, il certificato di partecipazione personalizzato, una bella foto scattata alla partenza ed un contributo alla Fondazione titolare dell'Eroica, cui va il merito della creazione e del mantenimento del percorso (questo evento è infatti l'unico fra quelli motociclistici a fregiarsi del "copyright"), a questo andavano aggiunti i costi per il pernottamento e la cena del venerdì, alla fine aggiungendo la benzina ed altri costi accessori diventa un evento non proprio economico, ma comunque raccomandabile almeno una volta nella vita a chi desidera vivere la proprio enduro stradale (d'epoca e non) al meglio delle sue caratteristiche in un percorso che non ha probabilmente eguali in tutto il mondo.


Qui trovate un breve video del Castello di Brolio, su Mototurismo verrà poi pubblicato un articolo, intanto pensateci che il prossimo anno ci sarà la seconda edizione.....

P.S. Qualcuno mi ha chiesto maggiori informazioni sul tracciato e come si è comportata la moto, dunque: il fondo sterrato dell'Eroica è tutto formato da ghiaia pressata e stabilizzata su fondo di terra, in alcuni brevi tratti coperto di macadam (è un tipo di pavimentazione stradale costituita da pietrisco e materiale collante compresso), si percorre quindi con facilità perché non si formano pozzanghere o tratti fangosi. In questa edizione un tratto abbastanza lungo era ricoperto di ghiaia appena stesa e non ancora stabilizzata per cui si aveva l'impressione di "sciare" con l'avantreno, ma niente di preoccupante, diversi invece i tratti in salita anche su curve abbastanza strette, dove il passaggio di auto, mezzi agricoli e camion hanno formato un corrugato simile al "toulè ondulè" africano e sui quali si "ballava" un po', specialmente chi in coppia non poteva alzarsi in piedi.

La moto: ha al posteriore un ammortizzatore WP a tripla regolazione, così nonostante una trentina di litri nel serbatoio, pilota e passeggera non proprio mingherlini e le borse mezze piene si è ben difesa, la ruota da 21" all'anteriore inoltre aiuta nei tratti dove le asperità del terreno erano più pronunciate, anche se il corrugato dovendo guidare seduti si è fatto sentire, eccome!

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